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martedì 1 ottobre 2013

I consiglieri Marchese e Maniaci supportati dagli altri sette leggono in aula un documento "esplosivo".

Il documento originale dei consiglieri Antonio Vincenzo Armeli Moccia, Monica Brancatelli, Calogero Carrabotta, Calogera Caruso, Marco Donato Lemma, Calogero Maniaci, Massimo Nicola Marchese, Sberna Massimiliano, Maria Carmela Trovato, letto e presentato in aula.            

"Egregi Colleghi,
sia pure con enorme dispiacere dobbiamo prendere atto che tutti gli inviti finora rivolti al Presidente del Consiglio Comunale sono stati vani.
Abbiamo infatti invitato più volte il Presidente ad operare con il massimo rispetto dei regolamenti e delle altre figure istituzionali, con le quali dovrebbe confrontarsi, anziché quotidianamente scontrarsi.
Gli abbiamo chiesto, se non di essere, quantomeno di apparire più equlibrato, più equidistante, ove possibile neutro nelle sue esternazioni, nelle sue dichiarazioni, nei suoi comportamenti quotidiani.
Gli abbiamo ricordato che dovrebbe rappresentare l’intero Consiglio Comunale e non farsi strumento delle posizioni di una sola parte.

Ebbene è stato, almeno sinora, tutto inutile.
Abbiamo dovuto assistere attoniti a fatti mai visti in quest’aula.
Gli esempi si sprecherebbero e non vogliamo e non possiamo elencarli tutti, se non altro per ragioni di tempo, ma sarà utile per chi volesse, andare a rileggere alcuni passaggi degli interventi resi nel corso dell’adunanza dello scorso 4 Settembre e le cronache successive alla contestata – perché del tutto illegittima – deliberazione relativa ai criteri per la nomina dei Responsabili di Area.
In quella occasione gran parte di noi abbandonò l’aula in segno di protesta. Davanti a quel gesto grave e sofferto la reazione del Presidente, come ormai ci ha abituati, non fu il confronto nel merito della questione sollevata, né la difesa del suo operato e la ricerca di una qualche motivazione che spiegasse le ragioni dei suoi atti, ma una foto ed un commento sarcastico sul suo Social Network preferito…
Ci saremmo aspettati di meglio e di più dal Presidente del Consiglio Conunale di Sant’Agata di Militello; un’istituzione che vorremmo rispettata prima di tutto da chi la incarna e la rappresenta e che invece vediamo ogni giorno di più prona agli interessi politici di una sola parte, usata ed abusata nell’assurda speranza di impedire che l’Amministrazione in carica possa attuare il programma che, non i consiglieri comunali, ma i cittadini hanno voluto scegliere!

Oggi ci troviamo convocati in sessione urgente, alle 10,30 di un lunedì per quasi tutti lavorativo, a causa di una scelta assolutamente incomprensibile del Presidente del Consiglio e su un ordine del giorno illegittimo, illogico, irrazionale e strumentale.

E’ illegittima, irrazionale e strumentale la convocazione di un Consiglio Comunale in seduta urgente per deliberare sul Bilancio Previsionale.
Ci domandiamo se sia lecito convocarci Giovedì pomeriggio per Lunedì mattina e così NON consentire a nessuno di noi di potere visionare e studiare adeguatamente i numerosi emendamenti presentati né di avere un confronto ed i necessari chiarimenti da parte dei Responsabili di Area che hanno rilasciato i pareri, se non oggi, in aula, con gli ovvi limiti così imposti all’esercizio del nostro mandato.
Il Bilancio di Previsione, l’atto più importante di un Comune NON può essere oggetto di una deliberazione, soprattutto sugli emendamenti così come presentati, non accorta e superficiale.
Al Presidente ricordiamo che noi tutti abbiamo il diritto ed il dovere di esercitare il mandato elettivo che abbiamo ricevuto dai cittadini di questa città e che con questo contegno egli sta mortificando!
Non è pensabile che le prerogative che ci appartengono possano essere impunemente calpestate in questo modo, convocandoci il giovedì pomeriggio per il lunedì mattina, SENZA CHE RICORRA ALCUNA RAGIONE DI URGENZA, ben sapendo che nella giornata di sabato le porte dei nostri Uffici restano chiuse. 
Non è la prima volta che ciò accade; ed anzi gli episodi sono ormai tali e tanti da non potersi più considerare casuali. 
Questo non è più tollerabile ! 
Qualcuno di noi, nonostante gli sforzi assurdi ed ingiustificabili imposti ai messi notificatori, a causa della ristrettezza dei termini, non ha neppure ricevuto la convocazione ed ha appreso la notizia dalla stampa !
Eppure la scadenza relativa all’approvazione del Bilancio è stata prorogata al 30 Novembre prossimo!   
NON VI ERA E NON VI E’ ALCUNA REALE RAGIONE DI URGENZA!
Se non quella di legare le mani all’amministrazione ed impedirle di operare per il bene dei cittadini già da domani, attraverso l’approvazione degli emendamenti presentati. 
Abbiamo già più volte richiesto che i lavori consiliari venissero calendarizzati o quantomeno concordati in Conferenza dei Capigruppo come prevede il nostro Regolamento; ma il Presidente continua a ignorare la nostra richiesta di rispetto delle regole e così continua a violare il regolamento.
Questo non è rispetto e non è decoro istituzionale; questi sono “ASSALTI ALLA DILIGENZA” e rappresentano null’altro che la fuga dal confronto, dal dibattito…altro che abbandonare l’aula!
Con questi atteggiamenti e con questi atti si vuole sterilizzare la dialettica politica, il confronto leale e costruttivo, si vuole mettere una pietra tombale sulla possibilità che questo Consiglio Comunale possa partecipare attivamente e consapevolmente alla vita politica ed istituzionale di questa città.

Ma è irrazionale anche l’ordine del giorno.
Saprà anche il Presidente del Consiglio, data la sua vasta esperienza e la sua presenza costante in quest’aula negli ultimi dieci anni, che l’art. 48 del Regolamento VIETA ESPRESSAMENTE la trattazione delle interrogazioni nelle sedute straordinarie e urgenti. Eppure all’ODG odierno troviamo un’interrogazione con richiesta di risposta orale e ci vorremmo chiedere il perché di questa confusione, di questa appossimazione, di questa superficialità… il perché di tanto affanno. E non vogliamo dunque entrare nel merito dei temi trattati dalla interrogazione stessa, anche se ne vorremmo tanto tanto parlare; ma per questo siamo certi, non mancherà occasione.

Saprà ancora il Presidente che il nostro regolamento prevede all’art. 37 5° comma lettera b) che “per i bilanci…avvenuta la discussione generale, si effettuano le votazioni sulle eventuali proposte di modifica… presentate dai Consiglieri” e che “concluse tali votazioni viene posta in votazione la proposta originaria integrata con le modifiche approvate”; che la materia è stata delegificata e rimessa all’autoregolamentazione degli EELL con la legge 30/2000, sicchè l’unica fonte di cui tenere conto non può che essere il nostro regolamento, che dunque IMPONE PRIMA LA DISCUSSIONE GENERALE SULLA PROPOSTA E SOLTANTO DOPO L’ESAME DEGLI EMENDAMENTI a dispetto dell’ODG odierno che in modo irrazionale ed illegittimo prevede l’esame degli emendamenti prima della discussione generale sulla proposta della Giunta…

Capirà certamente il Presidente, data la sua vasta esperienza e la sua presenza costante in quest’aula negli ultimi dieci anni, e in Giunta con delega al Bilancio quanto sia inopportuna la presentazione di emendamenti plurimi tanto più in materia di bilanci.
 Diversi degli emendamenti presentati sono in realtà costituiti da più emendamenti.
Ad ogni consigliere comunale è quindi impedito di esercitare il proprio mandato elettivo sul singolo emendamento, essendo impossibile scegliere di approvarlo o di non approvarlo e potendo al massimo approvarli tutti o non approvarne nessuno.
Come dire pacchetto completo, “prendere o lasciare”.
Ma con i bilanci si fa vivere una comunità, si erogano servizi, si individuano priorità…come è possibile farlo in queste condizioni?
E’ mai possibile che nessuno dei dieci consiglieri comunali che siedono dalla parte opposta di quest’aula ritenga che questo modo di procedere sia lesivo del loro diritti e delle loro prerogative?  
E come dovremmo potere interpretare i pareri che sono stati resi dai responsabili delle rispettive aree?

Noi riteniamo di potere pretendere che ciascun consigliere comunale di questo paese scelga se approvare o meno ogni singolo emendamento al Bilancio, che su ciascun singolo emendamento tutti i responsabili delle aree interessate esprimano il proprio parere scritto; e riteniamo di potere e di dovere pretendere il tempo necessario per valutare tali pareri singolarmente resi, prima di essere chiamati a deliberare sui relativi emendamenti.

Aggiungiamo quandi l’ennesima tessera di un mosaico che ci sta restituendo una figura mostruosa. Quella di un Consiglio Comunale coordinato e diretto ad uso e consumo politico di una sola parte, caratterizzato dalla costante insofferenza verso la reale partecipazione dei suoi membri, dalla violazione dei regolamenti, dal dileggio pubblico che viene quotidianamente perpetrato ai danni delle istituzioni rappresentative e quindi degli stessi cittadini.

Siamo davvero stanchi di tutto ciò. Non possiamo continuare a tollerare che questo accada, abbiamo atteso e sperato invano che il dibattito politico tornasse ad essere tale, ma giunti a tal punto chiederemo l’intervento del Prefetto, dell’Assessorato agli Enti Locali e delle altre autorità che ne hanno titolo e competenza affinchè venga ristabilito il rispetto delle regole ed affinchè vengano adottati i provvedimenti necessari per fare cessare una condizione di grave disagio e di vera e propria emergenza democratica per questo paese.


Antonio Vincenzo Armeli Moccia   _________________________

Monica Brancatelli                          _________________________

Calogero Carrabotta                       _________________________

Calogera Caruso                              _________________________

Marco Donato Lemma                    _________________________ 

Calogero Maniaci                            _________________________

Massimo Nicola Marchese              _________________________  

Sberna Massimiliano                       _________________________

Maria Carmela Trovato                  _________________________

     

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